Purtroppo, un po’a tutte le famiglie capita di dover affrontare la situazione di avere una persona anziana non più autosufficiente. Possono esser problemi fisici, tante patologie cardiache/ circolatorie o anche problemi di demenza senile. Spesso è una combinazione delle tre che fa perdere all’anziano la sua autosufficienza. Si può pensare di lasciarlo a casa sua e prendere un’assistente domiciliare, detta volgarmente badante, oppure farlo trasferire in una casa di riposo. Scopriamo subito perché questa situazione non è la migliore.
Possibilità di confondersi
La casa di riposo è un ambiente del tutto nuovo per l’anziano che non conosce affatto. Per tale ragione diventa facile confondersi: l’anziano può non ricordare dove si trova e avere una crisi perché vuole tornare a casa sua. È vero che le struttura di questo tipo sono chiuse e gli anziani non possano uscire, ma di certo no è un momento che l’anziano vive bene.
Spesso abbandonati
Ci sono tanti pazienti da assistente e pochi infermieri; il rapporto assistente e assistito non è molto alto. Le persone che hanno problemi più grossi assorbono le attenzioni degli operatori e va a finire che gli altri ricevono poche cure e attenzioni. Gli anziani si trovano spesso abbandonati a sé stessi. È vero che ci sono delle attività organizzate, ma si tratta di qualche ora al giorno e poi il resto della giornata scorre terribilmente lentamente.
Costo molto alto
Una considerazione che si deve fare in merito alle case di riposo e alle residenze per anziani riguarda sicuramente il costo. La retta da pagare costa molto e spesso la pensione dall’anziano non basta a coprirne il costo. Se si paga poco, si rischi di inviare il famigliare non autosufficiente in una struttura mediocre dove gli standard sono bassi, gli inservienti e oss pochi e le condizioni poco valide. L’unico modo per esser certi che l’anziano sia trattato bene e riceva le giuste attenzioni è lasciarlo a casa sua con un’assistente domiciliare.
Per prendere subito un appuntamento, clicca qui www.serviziperlafamiglia.it