Come aumentare il volume del seno: l’intervento di mastoplastica additiva

L’intervento di mastoplastica additiva è da sempre il più richiesto in assoluto al chirurgo plastico. Si tratta di aumentare il volume del seno tramite l’inserimento di protesi, spesso in gel di silicone ma ne esistono anche di altri materiali. Le protesi, a forma di goccia o rotonde, permettono di acquistare un aspetto più femminile e proporzionato.

Come vengono inserite le protesi

Ci sono diverse tecniche da vagliare per poter inserire una protesi mammaria. Il chirurgo può decidere di inserire la protesi dal cavo ascellare, nascondendo le cicatrici in questo punto poco in vista. La protesi si può anche inserire da sotto il seno. In tale caso, la cicatrice viene nascosta dalla pelle che si piega. Infine, le protesi può esser inserita dall’areola. Anche in questo caso, la cicatrice sarà minima e ben camuffata, anche grazie al differente colore di questa zona.

Cosa fare dopo l’intervento

Subito dopo l’intervento, la zona sarà gonfia e dolorante. Può anche presentarsi un edema che si riassorbe nel giro di una settimana, 10 giorni al massimo. Si torna a casa dopo l’intervento, non appena passa l’effetto della anestesia locale. È possibile assumere degli antidolorifici per diminuire il dolore. Si deve dormire in posizione supina. Il giorno dopo si torna in ospedale o clinica per la medicazione e verranno fissati i successivi appuntamenti. Per i primi giorni è prescritto il riposo assoluto e poi si torna lentamente alla normalità: lavoro, attività sociali e solo dopo qualche settimana attività fisica, purché sia blanda e non preveda sforzi. I risultati si vedono subito ma dopo circa un mese e mezzo si hanno i risultati finali.

Anche per motivi funzionali

Molti pensano che la mastoplastica additiva ha solo una finalità estetica, ma il chirurgo plastico può intervenire anche per motivi funzionali. Per esempio, dopo una mastectomia, si possono inserire delle protesi per sostituire le mammelle mancati, spesso rimosse per insorgenza tumorale. Inoltre, capita che dopo l’allattamento molte donne abbiano problemi al seno, come il capezzolo introflesso. La mastoplastica serve per sorreggere il capezzolo, evitando che rientri e si infetti.

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